Emilia Romagna, scatta la fase di attenzione: al via dal 1 Luglio, cosa cambia

Se da un lato si guarda all’estate come ad un qualcosa che si aspetta con ansia da tempo, dall’altro lato ci sono anche i pro e i contro che devono essere calcolati.

Uno di questi è il rischio incendi che si presenta ogni anno. Un rischio non dovuto soltanto all’autocombustione spontanea delle erbacce ma anche e, soprattutto, alla stupidità e all’incuria dell’uomo.

Alberi in fiamme in un bosco

Per questo motivo, la regione Emilia Romagna ha deciso di correre ai ripari con un particolare quanto speciale protocollo. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Incendi: l’Emilia Romagna corre ai ripari

L’attenzione piena e concreta per gli incendi boschivi non si limita soltanto alle zone alpine ma, anche e soprattutto, a quelle lungo gli Appennini. E sono diverse le regioni d’Italia che, proprio in previsione dell’estate, dove i boschi ed i parchi saranno maggiormente abitati e vissuti, stanno mettendo in pratica protocolli e regole per aiutare proprio alberi e boschi a restare integri.

La prevenzione degli incendi è un qualcosa che interessa tutti i territori e ci sono alcune regioni che hanno messo in campo attività di attenzione. Una di queste è l’Emilia Romagna che, dal 1 luglio al 15 settembre, porta avanti la fase di attenzione per incendi boschivi in tutte le sue province. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, insieme ai rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, con il Comando regionale dei Carabinieri forestali e di Arpae Emilia-Romagna, ha portato avanti questo protocollo che sarà attivo per tutta la stagione estiva.

Auto dei Carabinieri Forestali

Forestali e Protezione Civile in campo

Dopo l’ultima, pesante ondata di maltempo, è tornato il grande caldo. Anche se al momento l’Emilia-Romagna non soffre per la siccità siamo pronti ad affrontare, con persone e mezzi, eventuali criticità” – ha dichiarato, in un’intervista all’Ansa, Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile.

Saranno diverse le pattuglie dei Carabinieri Forestali che scendono in campo per il controllo delle zone boschive quanto anche per la repressione di comportamenti illeciti in queste aree. Ogni giorno saranno 18 le pattuglie presenti proprio per la prevenzione degli incendi boschivi e fino a 9 squadre di volontari, una per ciascuna provincia, insieme a due elicotteri dei Vigili del fuoco nel periodo più critico, le settimane centrali di agosto.

Saranno impiegati, infine, anche circa 150 volontari nell’attività di presidio della Soup e nelle squadre di avvistamento incendi. Insomma: una squadra attiva ed organizzata al meglio, per preservare il verde da ogni tipo di incendio.

Gestione cookie